Storia

Il Consorzio di bonifica Garda Chiese è nato nel 2012 dalla fusione di due enti storici, ereditando un secolo di gestione del territorio e delle sue risorse.

Le radici antiche

Già in età etrusca e poi romana il paesaggio mantovano era scandito da paludi, boschi e corsi d’acqua spessi e instabili. La centuriazione introdusse un reticolo agrario regolare, mentre i primi canali artificiali e le deviazioni del Mincio e dell’Oglio miravano soprattutto a prosciugare terre basse e rendere coltivabili i prati da fieno. Il controllo delle acque, tuttavia, restò principalmente funzionale alla difesa dagli allagamenti e alla viabilità fluviale, più che a un’irrigazione sistematica.

Dall’Alto Medioevo alle prime gestioni collettive

Dopo il crollo dell’Impero romano, boschi e acquitrini riconquistarono gran parte della pianura, ma a partire dall’VIII secolo monasteri, pievi e comunità rurali ricominciarono a scavare fossi, rogge e chiuse per difendere i campi e i villaggi. Tra XII e XIII secolo, l’incremento demografico e la nascita di mercati cittadini resero indispensabile un uso coordinato delle acque; nacquero così rudimentali forme di “consorzi” fra proprietari e comuni confinanti, che dividevano oneri di manutenzione e diritti di prelievo, anticipando i meccanismi di gestione collettiva odierni.

Rinascimento mantovano – l’epoca dei Gonzaga e la bonifica organizzata

Con l’ascesa dei Gonzaga la bonifica divenne progetto politico ed economico. Già Ludovico II Gonzaga († 1478) e, ancor più tardi, Federico II Gonzaga (mar­chese fino al 1530, poi duca) finanziarono grandi opere: rettifica di alvei, apertura di nuovi canali irrigui, costruzione di argini e chiaviche per aumentare i raccolti, ridurre la malaria e controllare le vie di traffico. Le riforme teresiane e napoleoniche del Sette-Ottocento trasformarono queste pratiche locali in enti pubblici stabili, aprendo la strada alla legislazione unitaria che formalizzò i Consorzi di Bonifica.

La nascita dei Consorzi irrigui

All’inizio del secolo scorso si costituirono i primi consorzi: l’Alto Agro Mantovano (1921), il Destra Mincio (1925) e Il Medio Mantovano (1928), tutti con finalità esclusivamente irrigue: la necessità era quella di trovare acqua per i terreni.

Iniziò la costruzione delle più importanti infrastrutture irrigue: il Canale Virgilio e il Canale Arnò.

Finalmente l’acqua iniziò a donare ristoro all’arsura dei campi (“ARENTIA TEMPERAT ARVA”, come recita la scritta incisa sull’opera di presa del Canale Virgilio e tratta dalle Georgiche) e iniziò a migliorare la vita quotidiana delle popolazioni agricole e a rendere più produttive le campagne.

Vista del Canale Virgilio in passato
Vista del Canale Virgilio in Comune di Monzambano prima dell'avvento dell'irrigazione.

Dagli anni '50 agli anni '70

Negli anni ’50 nacquero i consorzi collinari Alto Mincio e Alto Agro Voltese, con l’ambizioso obbiettivo di portare l’acqua sulle aride colline moreniche. Fu questa un’impresa che si concretizzò con la realizzazione, a partire dagli anni ’70, di numerosi impianti di sollevamento e la posa di centinaia di km di tubazioni interrate: un grande acquedotto sotterraneo che donò vita e splendore ai pendii collinari.

I consorzi di bonifica e il primo riordino

Con il passare del tempo, i consorzi vennero riconosciuti come enti di bonifica e ampliarono la loro azione e le loro competenze: cresceva la popolazione, si introducevano nuove colture e la gestione dell’acqua diventava sempre più complessa. Con lo sviluppo e l’espansione dei centri urbani iniziava ad assumere importanza l’attività di bonifica idraulica e di difesa del suolo.

Negli anni ’80 La Regione diede il via ad una prima riorganizzazione dei Consorzi dando vita a realtà più ampie e strutturate.

Nacquero il Consorzio di bonifica Alta e Media Pianura Mantovana, che riunì l’Alto Mantovano, il Destra Mincio e il Medio Mantovano e il Consorzio Colli Morenici del Garda.

Comprensorio Consorzio di bonifica Alta e Media Pianura Mantovana

Nasce il Consorzio Garda Chiese

Nel 2012, con Decreto del Presidente della Regione Lombardia, fu attuata la fusione tra l’Alta e Media Pianura Mantovana e i Colli Morenici, sancendo la nascita del Consorzio di bonifica Garda Chiese. Questo nuovo soggetto conserva il patrimonio di competenze e storie dei consorzi precedenti e si impegna a gestire le risorse idriche e i progetti di bonifica su un territorio ancora più vasto e strategico.


Il Garda Chiese è un insieme di infrastrutture e tecnologie, ma anche una squadra di persone appassionate che ogni giorno lavorano per garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche e ambientali. L’esperienza di chi opera da anni nel settore si unisce all’entusiasmo delle nuove generazioni, che portano innovazione e un forte impegno verso la transizione ecologica.


Oggi più che mai, la sfida non è solo gestire l’acqua, ma farlo con una visione sostenibile: si investe in sistemi di monitoraggio avanzati, energie rinnovabili e soluzioni a basso impatto ambientale. Grazie a un team dinamico e alla costante ricerca di nuove tecnologie, il Consorzio guarda avanti con l’obiettivo di preservare il territorio e costruire un futuro più verde per tutti.

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