Nella giornata del 2 febbraio 2016 il Presidente del Consorzio Gianluigi Zani ha rilasciato al TG3 Regione Lombardia un’intervista circa l’attuale situazione di crisi idrica che coinvolge tutti i laghi del Nord Italia, intervista andata poi in onda nell’edizione delle 19.30 del 02/02/2016.
Ad oggi il lago di Garda, le cui acque permettono l’irrigazione di 160.000 ettari di terreni ricadenti nei Consorzi di bonifica Grada Chiese e Territori del Mincio, si ritrova in una situazione preoccupante: il livello è di 55 cm sullo zero idrometrico a Peschiera del Garda, pari a circa la metà rispetto alla media stagionale. Lo stato di allerta di tutti gli Enti competenti è alto, soprattutto per le varie colture praticate nella pianura mantovana, come avverte il Presidente Gianluigi Zani, “dai prati da foraggio, ai pomodori, al mais e a tutte le colture in genere”.
A tal riguardo i Presidenti dei Consorzi di bonifica garantiscono che la risorsa idrica disponibile verrà comunque distribuita in modo equo e che qualsiasi scelta che si dovrà effettuare per le irrigazioni della prossima stagione irrigua verrà condivisa e discussa con gli Enti preposti. Nella speranza che la pioggia porti qualche sollievo alla salute del lago di Garda, il Consorzio del Mincio, in accordo con i Consorzi di bonifica, il Parco del Mincio e le autorità competenti, ha apportato una riduzione della quantità di acqua rilasciata dal lago, abbassandola dai 14 m3/s, corrispondenti al minimo deflusso vitale del fiume Mincio, a 10 m3/s, come comunicato dal Presidente Massimo Lorenzi.
La riduzione porterà un beneficio all’invaso del lago senza danneggiare la flora e la fauna del fiume, dichiara il Presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer; l’obiettivo è quello di mantenere l’attuale deflusso dal Garda, che comunque non potrà scendere al di sotto dei 6-7 m3/s, mentre “siamo tutti consapevoli che i 10 m3/s sono sufficienti per dare un risultato e un’aspettativa positiva a tutti gli operatori”.